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Il Mondo Senza Glutine Trento
Ultimo aggiornamento 28/11/2021
        






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Celiachia

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di celiachia, un termine, talvolta abusato, che ha aperto le porte a un settore di mercato (e un filone di pensiero) che oggi sembra essere diventato quasi una moda: il “Gluten free”.
A differenza di quanto possa sembrare, la malattia celiaca ha origini molto antiche che risalgono a 10.000 anni fa quando nell’area della “Mezza Luna Fertile” e poi in Europa fu introdotta la coltivazione dei cereali.
Oggi la celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente e colpisce l’1% della popolazione mondiale. Secondo le ultime stime fornite dal Ministero della Salute, è stato calcolato che nella popolazione italiana il numero teorico di celiaci si aggiri intorno ai 600.000 contro i quasi 183.000 ad oggi diagnosticati. Esiste quindi un importante sommerso, ovvero portatori di malattia misconosciuti o non diagnostici, a causa di una sintomatologia lieve o moderata, non invalidante. Ma come si manifesta? Vediamo insieme quali sono i sintomi della celiachia più diffusi, fermo restando che il consulto medico e le analisi specialistiche sono l’unico metodo certo per diagnosticare questa malattia auto-immune.

Cos’è il glutine
Il glutine è una sostanza lipoproteica che si origina dall'unione di due tipi di proteine: la gliadina e la glutenina presenti principalmente nell'endosperma delle cariosside di cereali quali frumento, farro, segale e orzo.

Che cos’è la celiachia
Citando il Ministero della Salute, la celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino che si manifesta in alcune persone, le quali non possono mangiare farinacei e tutti gli altri alimenti che contengono glutine, cioè una componente proteica del grano che si sviluppa quando esso viene impastato con l’acqua.
Si tratta di una condizione permanente e l’unica terapia esistente è la dieta senza glutine e fortunatamente oggi il mercato offre un’ampia scelta di prodotti gluten free. Secondo la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia, presentata dal Ministero della Salute nel 2016, in Italia sarebbero solo 182.858 i casi accertati nel 2015, 11mila in più rispetto all’anno precedente, ma ancora molto pochi rispetto all’atteso.

I 10 sintomi più comuni della celiachia
Il numero di celiaci è in forte crescita, quindi può essere d’aiuto vedere quali siano i sintomi più diffusi della celiachia, dato che essi sono simili a quelli provocati da altre malattie, allergie alimentari e intolleranze.
  • Disturbi intestinali quali gonfiore addominale e meteorismo (aria nella pancia), stipsi, diarrea, dolore addominale, variazioni di peso
  • Affaticamento e stanchezza frequenti
  • Infiammazioni della bocca e alterazioni dello smalto dentale
  • Anemia (diminuzione di emoglobina nel sangue che porta stanchezza)
  • Orticaria durante o dopo l’ingestione di glutine
  • Caduta dei capelli
  • Dermatiti
  • Dolori articolari
  • Problemi di fertilità
  • Scarso accrescimento e anomalie dello sviluppo nei bambini
Questo è un solo breve elenco dei sintomi più comuni della celiachia, sintomi che possono manifestarsi singolarmente o congiuntamente. In alcuni casi esistono anche forme di celiachia asintomatica ma sono piuttosto rari.
Essendo questi sintomi molto simili a quelli manifestati da altri disturbi, se sospettate di soffrire di celiachia è importante non improvvisare diete senza glutine, che possono invalidare la diagnosi e vi raccomandiamo caldamente di consultare il vostro medico di base che potrà prescrivervi gli esami diagnostici volti ad identificare la presenza o meno di questa malattia.

La diagnosi della celiachia
Oggi è possibile rivolgersi al proprio medico di base per richiedere la prescrizione degli esami per la diagnosi della celiachia.
Con l’entrata in vigore dei nuovi LEA nel marzo 2017, infatti, la celiachia è stata inserita nell’elenco delle malattie croniche, mentre fino a ora era stata considerata una malattia rara.
Nella presentazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) redatta dal Ministero della Salute, si legge che ora per la celiachia: “Come per tutte le malattie croniche è sufficiente una certificazione di malattia redatta da uno specialista del Servizio sanitario nazionale per ottenere il nuovo attestato di esenzione”, una volta concluso l’iter diagnostico, ovviamente.
E se gli esami sono positivi cosa si può fare? Purtroppo l’unico modo per eliminare i sintomi della malattia celiaca è il non ingerire glutine ma ci teniamo a ribadire che l’adozione di una dieta così restrittiva va fatta solo dopo la diagnosi che conferma il disturbo.

Fonte

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